Il 3 giugno il vescovo di Pozzuoli monsignor Carlo Villano ha nominato il padre vincenziano Giuseppe Carulli direttore della Caritas diocesana per 5 anni, con inizio del mandato il 7 giugno.
Padre Giuseppe è nato a Bari nel 1968. E’ stato ordinato sacerdote nel 1996 ed ha ricoperto il ruolo di direttore Caritas diocesana di Melfi-Rapolla-Venosa dal 2002 al 2007. Delegato regionale Caritas Basilicata dal 2004 al 2007, vice direttore Caritas diocesana di Ischia nel 2015-16. Molti gli impegni come membro della Famiglia Vincenziana: ha ricoperto il ruolo di Superiore della Curia generalizia della Congregazione della Missione di San Vincenzo De’ Paoli, per tre mandati (2011-2014 e 2015-2021). È autore del libro “Quel giorno a Châtillon. Origini e sviluppo del volontariato vincenziano (fino al Concilio Vaticano II)” – CLV Edizioni Vincenziane (2015). E’ vice parroco della chiesa della Medaglia Miracolosa del Rione Traiano del quartiere di Soccavo, Comune di Napoli e Diocesi di Pozzuoli. Padre Giuseppe succede al diacono Alberto Iannone alla guida della Caritas Diocesana.
Nella giornata di lunedì 3 giugno durante l’incontro a Pompei con il presbiterio delle diocesi di Pozzuoli e di Ischia, in occasione della Giornata di santificazione sacerdotale, il vescovo Carlo, ha comunicato le nomine dei nuovi vicari episcopali della diocesi di Pozzuoli: don Fabio De Luca, vicario episcopale per la Carità; don Alessandro Scotto, vicario episcopale per la Pastorale; don Gennaro Leone, vicario episcopale per l’Amministrazione; padre Ciro Sarnataro, dei Padri Vocazionisti, vicario episcopale per la Vita Consacrata.
La figura del Direttore della Caritas
«Decisiva è la figura del direttore, prete o laico, diacono o religioso/a, uomo o donna: competenza pastorale e coinvolgimento personale sono due qualità fondamentali, a cui molti fattori consigliano di unire la disponibilità del tempo pieno. Il direttore di una Caritas diocesana è chiamato a:
- dar vita a una rete di collaborazioni, trovando e formando persone idonee secondo i vari settori e uffici in cui la Caritas si articola;
- lavorare in sintonia e osmosi con gli altri ambiti della pastorale diocesana (in particolare con Ufficio catechistico e liturgico); e sviluppare un rapporto intelligente con il sociale e il civile; creare sintonia in ambiente ecclesiale.
L’attività pastorale impegna il direttore della Caritas diocesana ad assumere numerosi e assai differenziati ruoli (formatore, comunicatore, esperto nella lettura del contesto, organizzatore, gestore di risorse umane, esperto nella progettazione, …). È a partire da questo insieme di elementi, che il direttore è nominato dal proprio vescovo ad assumere la responsabilità di promuovere la testimonianza della carità e ad individuare, in comunione con lui, le priorità dell’organismo di anno in anno.
Competono, inoltre, al direttore:
• la progettazione e la gestione complessiva delle attività della Caritas diocesana; l’organizzazione del lavoro; la partecipazione ai tavoli di lavoro unitari in Diocesi, e a quelli istituzionali; la partecipazione ai lavori della Delegazione regionale Caritas italiana; le funzioni di rappresentanza nei confronti delle Istituzioni e dei soggetti ecclesiali.