Le nuove tecnologie al servizio dei poveri. La Caritas Diocesana di Pozzuoli nell’emergenza Coronavirus ha riconvertito il modus operandi per rispondere ai bisogni della popolazione.

«Non ci siamo mai fermati – dichiara il direttore, il diacono Alberto Iannone – stiamo operando insieme ai nostri parroci con i social network; questi strumenti si stanno rilevando indispensabili per seguire chi è in difficoltà». Il direttore spiega come funziona l’iter per rispondere ad una richiesta di aiuto: «appena un nostro operatore ha una richiesta si mette in contatto con me o con i collaboratori del Centro di Ascolto Diocesano. Basta un messaggio o una telefonata. A questo punto noi attiviamo gli operatori delle relative Caritas parrocchiali. In altri casi proviamo a girare la richiesta nel gruppo WhatsApp delle Caritas parrocchiali. Così sappiamo, nell’immediato, chi può intervenire. In effetti, rispetto alla normalità, quello che manca è proprio l’accoglienza fisica che chiaramente non si può garantire in questa fase».

Gli strumenti tecnologici sono da qualche anno parte integrante dell’azione della Caritas Diocesana: il gruppo WhatsApp è nato due anni fa ed è stato già collaudato in questi anni. Lo stesso vale per il sito internet – caritaspozzuoli.it -, diventato un punto di riferimento per gli operatori e per coloro che, sul territorio, hanno cercano informazioni sulle attività della Caritas. Nelle settimane dell’emergenza sono state allestite due pagine di servizio. La prima – “Servizi di assistenza straordinaria nell’area flegrea” – in cui sono riportate le iniziative dei comuni, associazioni, parrocchie ed enti ecclesiali presenti sul territorio. In alcuni casi, come a Quarto, le parrocchie e il Centro Educativo Diocesano Regina Pacis stanno collaborando in rete con il comune e con le organizzazioni di Protezione Civile. La Caritas Diocesana è in contatto con gli Ufficio dei Servizi sociali di Pozzuoli, Bacoli e delle Municipalità IX e X di Napoli. Una seconda pagina è dedicata a chi vuole collaborare; è una pagina nata dopo le tante richieste di candidati al volontariato in questi giorni. Un altro strumento utile si è rilevato Ospoweb, il software che consente la registrazione online degli utenti, dei bisogni, degli interventi e delle risorse.

La Caritas Diocesana di Pozzuoli è stata una delle prime ad utilizzarlo in Italia e in questo momento lo schedario – protetto dalla normativa della privacy – è possibile consultarlo ed aggiornarlo anche da casa. In questo modo si ha sotto controllo il numero degli interventi effettuati e i contatti dell’assistito. Molte le richieste di aiuto e di offerta di volontariato sono arrivate via mail e via Facebook, attraverso la pagina della Caritas.

Non mancano le richieste attraverso il numero di telefono collegato al centralino della Curia (081.5261204).

Per questo modo di operare le attività della Caritas Diocesana sono state inserite nelle buone prassi della Caritas Italiana.