Un anno in Caritas per padre Giuseppe Carulli, missionario vincenziano e viceparroco della chiesa della Medaglia Miracolosa al Rione Traiano. Un anno da direttore della Caritas Diocesana di Pozzuoli con un lavoro quotidiano in ascolto, di iniziative concrete e di emergenze. Padre Giuseppe, origini baresi, ha una lunga esperienza: in passato è stato direttore della Caritas diocesana di Melfi-Rapolla-Venosa, delegato regionale della Caritas Basilicata e vice direttore della Caritas diocesana di Ischia.

Padre Giuseppe, come ha vissuto quest’anno come direttore?

“È stato un anno che ha richiesto un impegno non indifferente. Ho voluto conoscere da vicino le tantissime Caritas parrocchiali. Quindi ho intrapreso una serie di incontri nelle foranie per vedere i loro volti, capire il loro impegno e le loro difficoltà. Ho avuto modo di constatare la grande ricchezza che si riesce ad esprimere nelle nostre molteplici realtà. Partendo da qui come Caritas abbiamo messo in campo risorse per consolidare quello che già avevano fatto i miei predecessori e per intraprendere nuove esperienze. Tutto questo è avvenuto sotto la guida premurosa del nostro vescovo monsignor Carlo Villano che non ha mai fatto mancare la sua vicinanza”.  

La Caritas come sta vivendo la crisi bradisismica?

“L’emergenza bradisismica ha caratterizzato questi lunghi mesi. Il terremoto non si fa annunciare e siamo stati costretti a dare risposte continue alle emergenze. Penso all’impegno a Bagnoli al fianco delle famiglie sfollate. In tutto questo, appena insediatomi un anno fa, la prima cosa che ho dovuto fronteggiare è stata la chiusura del Centro San Marco nel cuore di Pozzuoli. L’edificio ospitava tante attività come il Poliambulatorio. Purtroppo siamo stati costretti ad abbandonare lo stabile perché ritenuto inagibile a causa delle forti scosse del 20 maggio 2024. Grazie a Dio dopo un anno siamo riusciti ad aprire il Poliambulatorio al Villaggio del Fanciullo: un’occasione per riorganizzare e rilanciare quella che viene ritenuta una delle opere più importanti per i poveri in tutto il sud Italia”. 

Da maggio la Caritas l’equipe della Caritas si è strutturata con i diaconi…

“Il nostro vescovo ha voluto dare nuova forza alla Promozione della Caritas. Sono stati indicati nove diaconi, tra cui il coordinatore diacono Alberto Iannone, che sono da riferimento nelle cinque fornaie insieme alle coppie dei laici. Questi ultimi già da diversi anni collaborano con la Caritas Diocesana”.

La sua direzione si caratterizza per un particolare interesse per i giovani…

“Avere i giovani che partecipano alla vita della Caritas significa progettare il futuro insieme a loro: bisogna quindi renderli protagonisti. Come Caritas abbiamo riproposto il Servizio Civile Universale. Stiamo proponendo progetti come “Agorà-Lavoro di prossimità” e “Liberi di crescere” e iniziative in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana. Il progetto “Agorà”, finanziato dall’8X1000 alla Chiesa Cattolica offre assistenza per chi è in cerca di lavoro e ha bisogno di formazione; abbiamo proposto corsi di formazione qualificati e riconosciuti per pizzaiolo, operatore socio-sanitario e assistente alla poltrona odontoiatrica. Con la Pastorale Giovanile e l’associazione Pro Handicap abbiamo ritenuto opportuno proporre per questa estate un’esperienza concreta come il Campo Servizio “Onde di solidarietà”: i giovani potranno svolgere servizio volontario sulla spiaggia “Mare per tutti” di Miseno, Bacoli. Sui nostri canali di comunicazione è possibile ricevere informazioni su come partecipare. Infine, ma non per ultimo, abbiamo aderito e stiamo seguendo l’evoluzione dell’iniziativa nazionale Young Caritas. In collaborazione con la Caritas Italiana vogliamo creare un settore giovanile anche nelle Caritas Diocesane”.

“L’amore di Cristo ci spinge” della Seconda Lettera di Paolo ai Corinzi è stato il titolo del Convegno ecclesiale diocesano…

“E’ un verso che ci aiuta molto a comprendere qual è il nostro impegno. Siamo “spinti” a dare amore e quindi non possiamo voltarci indietro davanti alle fragilità. Le emergenze sono tante e noi come Chiesa possiamo contribuire solo parzialmente. Possiamo solo dare un’indicazione con la consapevolezza che un nostro gesto può comunicare tanto. Mi piace ricordare quanto fatto per i senza fissa dimora questo inverno. Davanti alla parrocchia San Vitale di Fuorigrotta insieme alla parrocchia affidata a don Fabio De Luca, il quale è anche il vicario episcopale alla Carità e alla Protezione Civile, abbiamo allestito un presidio con tenda, cibo e assistenza sanitaria. Un’azione piccola ma significativa che ha aperto i cuori di tante persone”. 

Ciro Biondi

are per tutti” di Miseno, Bacoli. Sui nostri canali di comunicazione è possibile ricevere informazioni su come partecipare. Infine, ma non per ultimo, abbiamo aderito e stiamo seguendo l’evoluzione dell’iniziativa nazionale Young Caritas. In collaborazione con la Caritas Italiana vogliamo creare un settore giovanile anche nelle Caritas Diocesane”.

“L’amore di Cristo ci spinge” della Seconda Lettera di Paolo ai Corinzi è stato il titolo del Convegno ecclesiale diocesano…

“E’ un verso che ci aiuta molto a comprendere qual è il nostro impegno. Siamo “spinti” a dare amore e quindi non possiamo voltarci indietro davanti alle fragilità. Le emergenze sono tante e noi come Chiesa possiamo contribuire solo parzialmente. Possiamo solo dare un’indicazione con la consapevolezza che un nostro gesto può comunicare tanto. Mi piace ricordare quanto fatto per i senza fissa dimora questo inverno. Davanti alla parrocchia San Vitale di Fuorigrotta insieme alla parrocchia affidata a don Fabio De Luca, il quale è anche il vicario episcopale alla Carità e alla Protezione Civile, abbiamo allestito un presidio con tenda, cibo e assistenza sanitaria. Un’azione piccola ma significativa che ha aperto i cuori di tante persone”. 

Ciro Biondi