La parrocchia San Michele Arcangelo di Toiano ha ospitato l’incontro della Forania Pozzuoli tra Caritas Diocesana e operatori parrocchiali. Nel pomeriggio di venerdì 17 giugno l’appuntamento si è svolto nell’auditorium parrocchiale. Ha introdotto i lavori il diacono Alberto Iannone, direttore della Caritas Diocesana: “la concretezza dell’Eucaristia è la carità. Come cristiani dobbiamo creare un circolo d’amore per dare testimonianza di Gesù Cristo alle persone che hanno difficoltà. E’ tramite Lui che possiamo realizzare l’aiuto a chi ha bisogno. Pertanto il fondamento della Caritas è l’animazione all’amore condiviso di tutta comunità. Non stiamo parlando di professionisti della Carità. Con questo però non si esclude la concretezza. L’ascolto ci permette di capire e distinguere tra la richiesta e il bisogno. L’assistenzialismo è una buona cosa ma non è nello stile e nella missione della Caritas. In questo caso possiamo parlare di gruppi caritatevoli che hanno molta importanza, ma sono cose diverse da una Caritas parrocchiale”.

Don Felix Ngolo, parroco della chiesa San Michele Arcangelo, ha chiesto un maggiore coinvolgimento degli operatori nella formazione. Ciro Grassini, coordinatore della Caritas che ha spiegato il senso del percorso di formazione permanente: “momenti in cui stare insieme, partecipare dall’inizio alla fine. Bisogna pensare che tra di noi ci deve essere un patto in cui tutti, nessuno escluso, possa partecipare attivamente raccontando anche quello che viene fatto nella propria parrocchia”. 

Tra le altre richieste maggiore comunicazione da parte della Caritas Diocesana e dei chiarimenti per l’accesso ai servizi come richiesto da don Manuel Rosa della parrocchia San Luca, Eutiche e Acuzio di Arco Felice. Padre Alfredo Limatola, frate cappuccino del Santuario di San Gennaro ha sottolineato l’importanza della condivisione che è anche formazione. Il cappuccino ha raccontato della mensa di San Gennaro e della disponibilità di oltre cinquanta volontari che si alternano nella preparazione dei pasti. 

Don Antonio Russo, parroco della chiesa Santa Maria delle Grazie è intervenuto sottolineando l’importanza del coinvolgimento delle famiglie che hanno più possibilità di aiutare gli altri. “Uno dei compiti del sacerdote – ha spiegato don Tonino – è che bisogna indicare alla comunità uno stile di carità mirato alla condivisione. Non ho mai voluto distribuire il pacco alimentare perchè credo che l’aiuto deve scaturire dalla comunità. Se ci nutriamo nella Parola di Dio, se ci incontriamo nella condivisione di Gesù, non può mancare l’esigenza di spezzare il pane con gli ultimi. Fare carità è anche sbrigare pratiche burocratiche, fare compagnia… Si possono anche individuare famiglie benestanti, anche di altre parrocchie, che possano aiutare chi è in difficoltà. Nella mia parrocchia abbiamo pensato ad una banca del tempo e a una banca del lavoro”.

Le parrocchie presenti all’incontro: San Gennaro alla Solfatara, SS Salvatore di Sotto il Monte, San Michele Arcangelo di Toiano, Santa Maria delle Grazie, san Vincenzo Ferrer, santa Maria della Consolazione detta del Carmine, san Luca. Presenti i referenti del Centro di Ascolto Diocesano di Pozzuoli 1, Domenico Doronzo e Diana Martino.