La violenza sulle donne è uno dei maggiori temi di attualità. I dati statistici sono chiari: le richieste di aiuto al numero verde 1522 sono state oltre 23mila nel periodo che va da marzo ad ottobre 2020. A causa della pandemia le richieste di aiuto sono state il 71% in più rispetto all’anno precedente.

Le possibilità di intervento possono essere tante. Tra queste la prevenzione. La Caritas Diocesana di Pozzuoli, insieme ad un gruppo di professionisti composto da avvocati, insegnanti, psicologhe e membri delle forze dell’ordine, alcuni mesi fa ha dato vita al progetto “Mai più sole”.

L’approccio promosso dalla Caritas è di accompagnamento delle donne in difficoltà. Si parte dalla presa di coscienza del tipo di relazione in cui ci trova al fine di riconoscere la violenza e rompere l’isolamento.

Le volontarie del Centro possono aiutare a costruire percorsi di uscita grazie all’accoglienza e all’ascolto da parte di figure professionali femminili (tra le quali figurano anche esponenti delle forze dell’ordine, psicologhe, mediatrici familiari), consulenze legali gratuite sempre nel rispetto dell’anonimato e della privacy.

«Abbiamo voluto creare il Centro “Mai più sole” perché, attraverso il lavoro quotidiano delle nostre Caritas parrocchiali, abbiamo rilevato che c’è un grande numero di donne vittime – spiega il diacono Alberto Iannone, direttore della Caritas Diocesana di Pozzuoli – I dati nazionali confermano questa tendenza che è aumentato il numero delle vittime durante il lockdown. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere insieme un’equipe di professioniste esperte e di dare il nostro contributo. Si tratta di un argomento non semplice. Le donne tendono a nascondere le difficoltà che hanno con il partener e tutto diventa più difficile. Il nostro lavoro è in sinergia con gli sportelli istituzionali già presenti sul territorio, come quelli del Comune di Napoli. Il tutto deve garantire la privacy e l’anonimato ai fini della tutela delle donne e delle loro famiglie».

L’avvocato Francesca Romano ha messo a disposizione la sua esperienza professionale nel settore. «Il mio lavoro – spiega il legale – mi ha portato a considerare che molte donne vittime di violenza, hanno difficoltà a denunciare tempestivamente le azioni violente compiute ai loro danni. Questo avviene sia perché hanno paura della reazione del proprio partner e sia perché pensano in questo modo di proteggere l’intimità familiare. Restano nel guado, intimorite e sole, in attesa di qualcuno che le illumini, che indichi loro la giusta strada da seguire. Ma spesso quei momenti di attesa, di indecisione, diventano fatali per la loro incolumità e la loro stessa sopravvivenza, come ogni giorno le cronache ci raccontano. Ecco perché nasce lo Sportello, per accorciare quei tempi di attesa e per dare a queste donne la forza necessaria per venir fuori dall’incubo in cui si trovano e denunciare il loro carnefice».

“Mai più sole” si trova al Centro San Marco della Caritas Diocesana, in via Roma, 50 a Pozzuoli. Telefono: 335.7171560. Email: donne@caritaspozzuoli.it. Sito: caritaspozzuoli.it

Per violenza contro le donne – secondo l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità – si intende ogni atto di violenza fondato sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale, o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. I dati in Italia sono quelli elaborati dall’Istat con le informazioni provenienti dal numero di pubblica utilità 1522, il numero telefonico contro la violenza sulle donne e lo stalking promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. I dati dei contatti telefonici e della relativa chat forniscono evidenze sul fenomeno. Ecco perché durante la prima fase della pandemia i dati statistici sono diventati significativi per l’andamento delle violenze durante il lockdown.

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