I disabili sono tra i più colpiti dall’emergenza coronavirus. Non è tanto il virus che tende debellare già coloro i quali hanno problemi

“coloro che hanno una disabilità cognitiva stanno vivendo un vero e proprio dramma – spiega Salvatore Iodice, presidente dell’associazione Pro Handicap – e con loro le famiglie. È una situazione difficile quella che stiamo vivendo. Basti pensare a chi ha disturbi ed è costretto a casa. Certo magari si può uscire ma le attività sono ridotte. Molti hanno bisogno delle terapie. Senza le quali ci saranno problemi seri nelle prossime settimane”.

Salvatore Iodice disegna la situazione che deve affrontare come responsabile di un’associazione di volontariato che si occupa di disabili. Anche egli disabile, cerca di infondere fiducia tra gli associati e i loro familiari: “Abbiamo casi di autistici che senza le opportunità offerte dal sistema assistenziale pubblico e privato stanno sotto pressione. Difficile anche fare capire loro che purtroppo non è possibile uscire per andare al centro di riabilitazione o partecipare ai nostri laboratori”.

“Altra situazione per i disabili motori – spiega – qui ci sono altri tipi di problemi. In alcuni casi ci sono persone sole o con genitori anziani che non possono garantire l’assistenza e, tantomeno, la possibilità di uscire per fare acquisti. Però, fortunatamente, sto notando una grande solidarietà. Le amministrazioni, come quella di Bacoli stanno organizzando tanti servizi per chi è solo ed è in condizione economica svantaggiata. Sulla stessa linea si stanno muovendo le associazioni e le nostre parrocchie”

La Pro Handicap sta portando avanti, anche se a distanza, il progetto “Mai più soli 2”, un progetto della Caritas Diocesana di Pozzuoli finanziato dalla Caritas Italiana grazie all’8X1000 alla Chiesa Cattolica. Gli utenti di sempre sono seguiti a distanza dagli operatori.

La Pro Handicap anche in questa fase garantisce il servizio gratuito di prestito di ausili ortopedici. Chiamare il numero: 339.4785870