“Molti stanno iniziando a prendere confidenza dei nuovi strumenti di comunicazione, certo all’inizio non è stato facile”. A parlare è Tonia Di Pierno, una delle operatrici del Progetto “Mai più soli 2”. Tonia racconta quello che sta accadendo con il prosieguo del Progetto dopo la chiusura delle sedi per il Coronavirus. La Caritas Diocesana ha messo in campo una strategia per non lasciare soli gli utenti del progetto, anziani e famiglie.

“Chiaramente il contatto con WhatsApp non esaurisce il nostro impegno – spiega Tonia – A molti li chiamiamo al telefono. In alcuni casi riusciamo a fare la videochiamata. Tutti hanno il bisogno di ascoltare la nostra voce perché in questi anni di progetto siamo stati per loro un punto di riferimento. Quello che colpisce degli anziani è il loro bisogno di comunicare. Iniziano a postare molte cose, a salutarsi tra di loro, a chiedere informazioni sulle loro amiche che non hanno lo smartphone. Stiamo proponendo alcune cose innovative. Per esempio faremo dei file audio e video in cui leggiamo un libro. È quello che facevamo prima, tutti insieme, ma oggi è necessario andare avanti e inviare file che possono ascoltare quando vogliono. Con le famiglie invece è diverso. Molti hanno confidenza con WhatasApp e già lavorano sul gruppo da tempo. Hanno dovuto solo adattarsi ai tempi”.

Il Progetto “Mai più soli 2” è ideato dalla Caritas Diocesana di Pozzuoli ed è finanziato da Caritas Italiana grazie ai fondi dell’8X1000 alla Chiesa Cattolica.