Entra nel vivo l’animazione dei gruppi WhatsApp dedicati agli anziani e alle famiglie del Progetto “Mai più soli”.

I partecipanti iniziano a prendere confidenza del nuovo modo di “stare insieme”: vicini anche se a distanza. Se per le famiglie si tratta dell’ennesimo gruppo, per gli anziani è una grande scoperta.

Nei primi giorni – timidamente – iniziano i saluti, viene postata qualche foto. Non mancano le fake news, subito “corrette” dagli operatori che sono anche gli amministratori dei gruppi. Si inizia la mattina con il santo del giorno; nell’arco della giornata seguono i post rassicuranti, le ricette video di Gabriele e le preghiere. Chi non ha WhatsApp è aiutata dall’amica vicina di casa, sempre a distanza di sicurezza o, magari, affacciate al balcone: così tutti sono informati del gruppo che fino a qualche settimana fa hanno frequentato con entusiasmo. Non mancano le telefonate: adesso i numeri sono disponibili e c’è tempo a disposizione. C’è chi è sola, chi è solo. In alcuni casi si vive con i figli single o con la famiglia della figlia e con i nipotini.

Luisa pubblica i lavoretti che sta preparando per tutti e che regalerà appena sarà ritornato tutto nella normalità. Le amiche si rassicurano a vicenda e chi non è pratico della tastiera dello smartphone manda messaggi vocali. E tra più messaggi vocali inizia una vera conversazione.

Per le famiglie la psicologa Maria Domenica offre indicazioni per i bambini e per evitare che questo periodo di clausura