Considerata l’emergenza sanitaria che attraversa l’intera Nazione, gli operatori del Progetto Mai più soli stanno utilizzando le nuove tecnologie per essere accanto agli anziani in questo momento difficile.

La sospensione delle attività nelle parrocchie e nella sede del Centro San Marco non ha sospeso l’impegno degli operatori del Progetto. In questi anni il Progetto finanziato dalla Caritas Italiana grazie all’8X1000 alla Chiesa Cattolica ha dimostrato che la povertà maggiore è la solitudine che colpisce molto gli anziani. Ecco perché con il Progetto si svolgevano incontri settimanali, occasioni uniche di socialità.

Tuttavia le nuove tecnologie, quando sono usate con sapienza, stanno aiutando a mantenere un legame tra gli anziani e gli operatori.

Spesso chi ha un’età avanzata non ha confidenza con le applicazioni. Però in questi mesi gli operatori del progetto hanno tenuto dei corsi di alfabetizzazione all’uso degli smartphone che, ormai, posseggono in molti. In alcuni casi si farà affidamento a figli e nipoti. Per tutti coloro i quali non hanno un cellulare si provvederà con telefonate giornaliere.

Per questo motivo su indicazione del direttore della Caritas Diocesana, il diacono Alberto Iannone, gli operatori si sono organizzati insieme al coordinatore della Caritas, Ciro Grassini, e stanno ristabilendo i legami con tutti coloro che partecipavano al Progetto.

I gruppi WhatsApp

Sono stati creati gruppi WhatsApp con base territoriale. Quotidianamente nel gruppo verranno inviati video degli operatori e informazioni dedicate agli anziani.

Per esempio, sulla base dell’esperienza di questi anni, verranno inviati post con il santo del giorno, le preghiere, possibilità di collegarsi a dirette streaming con le Sante Messe che i sacerdoti della forania terranno in privato, video di papa Francesco, informazioni del Governo e degli enti locali sulla questione coronavirus, informazioni riguardanti servizi offerti dalle parrocchie, enti ecclesiali e associazioni a favore della popolazione impossibilitata spostarsi di casa.

Un gruppo WhatsApp è stato dedicato alle famiglie che rientrano nel Progetto.

Chiaramente i gruppi WhatsApp sono aperti a tutti gli anziani, non solo a coloro i quali hanno partecipato alle attività del progetto.