La Caritas Diocesana di Pozzuoli partecipa al Progetto Pon “Tra eredità culturale e patrimonio comune: il Grand Tour del Turismo sostenibile” proposto dalla Scuola Secondaria “Gobetti-De Filippo” di Quarto.

Il progetto mira all’acquisizione di una educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico consapevole ed attiva; coinvolge tutte le scuole del territorio di Quarto, la Caritas Diocesana di Pozzuoli, il Comune di Quarto, le Associazioni ‘Legambiente Città Flegrea Onlus’ e Gruppo Archeologico Napoletano, che presentano ampie competenze sulle tematiche previste dall’avviso. Abbraccia pertanto una popolazione scolastica dalla fascia di età ampia e dalla tipologia diversificata ed offre opportunità di coinvolgimento di una vasta parte dell’utenza genitoriale e della cittadinanza locale. Si compone di 20 moduli, ciascuno della durata di 30 ore; ogni modulo è rivolto a 20 alunni. Esso ha durata biennale e sarà realizzato dal momento dell’autorizzazione al termine dell’a.s. 2018/19; prevede l’apertura della scuola oltre i tempi canonici della didattica, sia nei giorni feriali in orario extra-curricolare, che nei periodi di sospensione dell’attività didattica, compreso il periodo estivo. I destinatari sono alunni del primo e secondo ciclo, con particolare riguardo a coloro che presentino una necessità di potenziare lo sviluppo integrato delle competenze per mezzo di azioni atte a completare e supportare l’attività curricolare, al fine di prevenire e ridurre dispersione e abbandono scolastico precoce, di garantire l’uguaglianza di accesso all’istruzione e di compensare svantaggi socio-culturali ed economici di contesto, garantendo il riequilibrio territoriale. Si ripropone di promuovere la conoscenza del patrimonio materiale ed immateriale del territorio flegreo al fine di incentivare lo sviluppo della cultura come fonte utile allo sviluppo umano, alla valorizzazione delle diversità culturali e come modello di sviluppo economico fondato sul principio dell’utilizzo sostenibile delle risorse. Il progetto utilizza un approccio metodologico innovativo di carattere laboratoriale esperienziale, privilegia il lavoro su casi reali di diretta applicazione sul territorio, integrato con momenti di riflessione individuale e collettiva e promuove una dimensione “curatoriale’, mirando ad una attività di “curatela” verso il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico, da restituire alla cittadinanza nell’ottica di un lifelong learning. A tal fine prevede attività pratiche di rivalutazione, cura e salvaguardia di aree ambientali e siti archeologici con lavori in loco e uso delle ITC, proponendo nuovi spazi per l’apprendimento, rimodulando quelli tradizionali e coinvolgendo altri soggetti del territorio.